Nota por "La Gazzeta di Parma"

Blues, rock e un reggiseno sul palco: la "calda" serata dei Sonohra
Il pubblico dell'Euro Torri ha acclamato i Sonohra. È un sestetto capace di suonare il blues e il rock e di mettere in repertorio classici come “Sweet home Chicago” e “Sultans of swing”. Se ne sono accorti gli oltre 2mila spettatori che ieri sera hanno assistito al loro concerto nella piazza dell’Euro Torri, sesto evento della rassegna di spettacoli gratuiti “GiovedidEstate”, presentato come sempre da Manuela Boselli col corredo di tutti i negozi del centro commerciale aperti fino a mezzanotte.
In un’ora e mezza di show i Sonohra hanno dimostrato di essere molto cresciuti dalla vittoria ottenuta al Festival di Sanremo 2008 nella categoria Giovani con la canzone “L’amore” e di essersi meritati in toto il successo che stanno riscuotendo con il loro album “Libres” (versione in spagnolo di “Liberi da sempre”) in Sudamerica, da dove sono tornati proprio nella notte tra mercoledì e giovedì.
Inevitabile quindi qualche scena di fanatismo giovanile all’Euro Torri, con le prime ragazzine che sono arrivate alle 10 del mattino (quasi 12 ore prima dell’inizio del concerto), il lancio di un reggiseno sul palco già durante il soundcheck del pomeriggio e la pressante richiesta di autografi accompagnata da teneri gridolini adolescenziali.

Su un palco di circa 170 metri quadrati Luca e Diego Fainello, i due fratelli veronesi detentori del marchio Sonohra, rispettivamente di 27 e 22 anni, entrambi chitarristi, cantanti e autori dei loro brani, hanno potuto contare sull’apporto di quattro validi musicisti, proponendo una scaletta equilibrata, con i pezzi del loro finora unico cd di inediti “Liberi da sempre” inframmezzati da alcune cover di qualità. La romantica melodia corale del title-track e “Io e te”, “Salvami”, “L’amore”, “Love show”, “I believe” e “Besos faciles” (adattamento di “Love show” per il mercato latinoamericano), si è fusa con il groove di “Sono io”, la versione vagamente reggae di “5 mila mini mani”, il ritmo black di “So la donna che sei” e le riletture ampiamente strumentali di “Sweet home Chicago”, standard di Robert Johnson ripreso dai Blues Brothers, “Living on a prayer” dei Bon Jovi, “Sultans of swing” dei Dire Straits e “The thrill is gone”, un blues del 1951 portato alla fama mondiale da B.B. King nel 1970.

Ora la rassegna “GiovedidEstate” proseguirà, sempre a ingresso gratuito nella piazza dell’Euro Torri, giovedì 23 luglio con il Tributo a Vasco Rossi degli «Stupido Hotel», per poi terminare alla grande giovedì 30 con il concerto di Marco Carta.